Importante riconoscimento per la Cantina Cavallini

Gaia Wine Challenge 2023

La cantina di Cabbio è stata premiata quest’anno con la medaglia d’argento al concorso internazionale di vini naturali Gaia Wine Challenghe

«la Domenica» 10 settembre 2023

La sfida vinta dalla Cantina Cavallini di Cabbio
Il secondo miglior calice al mondo è prodotto in valle di Muggio «Non chiamateci più di nicchia»

«Sono 30 anni che vinifichiamo sempre attratti dalle sperimentazioni». Luciano Cavallini riassume così la svolta o anche «la sfida» raccolta dalla sua cantina di Cabbio che quest’anno è stata premiata con la medaglia d’argento a un concorso internazionale di vini naturali, il Gaia Wine Challenghe. Sul podio l’Ombra, un vino naturale prodotto con uve biologiche, fermentazione spontanea, non filtrato e senza solfiti. Un premio ma anche un riconoscimento del lavoro svolto per una cantina che non si è mai fermata. Ma ha raccolto sempre nuove sfide. Con una convinzione. «Il buon vino si fa in vigna, non in cantina», precisa Cavallini, ribaltando un concetto caro a molti suoi colleghi. Di sicuro «i vini naturali sono molto ricercati - conferma il viticoltore e vinificatore che fa anche Merlot, non soltanto sperimentazioni - in Italia e in Francia esiste una produzione da parecchi anni con ottimi risultati». Altrettanto certa è l’eterogeneità dei clienti. «C’è chi esplora, c’è chi si avvicina perché magari è più ecologista e c’è il curioso. Non è comunque un ambiente chiuso e settario. Anzi. Alle fiere organizzate in Italia e in Francia partecipano migliaia di persone ed esistono cantine che esportano in tutto il mondo. Non si può più parlare davvero solo di nicchia».


Un altro approccio

L’altro calice sta insomma prendendo sempre più piede. Anche se chi si avvicina per la prima volta deve riuscire ad avere un approccio diverso a sua volta. «Gli aromi e i profumi sono nuovi e sorprendenti. C’è anche chi sente della verdura...», afferma Cavallini.
Diversi anche nel gusto, dunque. Non soltanto in vigna e in cantina. Quasi un altro mondo insomma. Tutto da esplorare. Ben sapendo che chi arriva sui gradini più alti del podio, come Cavallini, non ci è arrivato per caso. Ma dopo molto lavoro. «Fare vino naturale è più difficile. Bisogna avere una buona pratica biologica spiega il viticoltore - ma anche uve di qualità. Inoltre anche in cantina occorre stare molto attenti. Bisogna accorgersi quando è il momento di fermarsi, quando travasare...». Difficoltà che però non stanno scoraggiando chi anche in Ticino si sta avvicinando al vino alternativo. «In futuro ogni cantina potrebbe avere una parte di vino naturale», indica Cavallini.
 

Per informazioni: Cantina Cavallini

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